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Dermatite Atopica (DA)
Cos’è la Dermatite Atopica
La dermatite atopica è una malattia infiammatoria cronica della pelle, caratterizzata da prurito intenso, secchezza cutanea e lesioni eritematose e desquamanti. Colpisce principalmente bambini, ma può persistere o comparire in età adulta. La malattia ha un forte impatto sulla qualità della vita, con conseguenze sul sonno, sull’umore e sulle attività quotidiane.
Eziopatogenesi
La dermatite atopica ha una base multifattoriale, che comprende:
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Alterazione della barriera cutanea
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La pelle dei pazienti con DA è più permeabile e perde acqua facilmente (aumento della TEWL – transepidermal water loss).
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La proteina filaggrina, fondamentale per la struttura e l’idratazione della pelle, spesso presenta mutazioni genetiche, che ne riducono la funzione protettiva.
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Questa barriera compromessa favorisce la penetrazione di allergeni, irritanti e microbi, innescando l’infiammazione.
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Disregolazione immunitaria
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Predominanza di una risposta immunitaria di tipo Th2 nelle fasi acute, con produzione di citochine come IL-4, IL-13 e IL-31, che mediano infiammazione e prurito.
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Nelle fasi croniche si osserva anche coinvolgimento di Th1, Th17 e Th22, con infiammazione persistente e alterazioni della pelle.
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Fattori genetici e ambientali
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Predisposizione familiare: chi ha genitori atopici ha rischio maggiore di sviluppare DA.
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Fattori ambientali: allergeni (acari, pollini, peli di animali), clima secco, inquinamento e detergenti aggressivi possono scatenare o peggiorare la malattia.
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Disbiosi cutanea: alterazioni del microbioma della pelle, in particolare colonizzazione da Staphylococcus aureus, favoriscono l’infiammazione e le riacutizzazioni.
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Terapie Biologiche Aggiornate (2025)
Negli ultimi anni sono disponibili farmaci biologici che mirano a specifiche citochine coinvolte nell’infiammazione della DA:
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Dupilumab: anticorpo monoclonale che inibisce IL-4 e IL-13, riducendo infiammazione e prurito.
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Tralokinumab e Lebrikizumab: mirano selettivamente all’IL-13, con efficacia dimostrata nella DA moderata-grave.
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Inibitori JAK (upadacitinib, abrocitinib, baricitinib): farmaci orali che interferiscono con la trasduzione del segnale delle citochine pro-infiammatorie.
Indicazioni Terapeutiche
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Pazienti adulti e adolescenti con DA grave, refrattaria ai trattamenti topici o sistemici tradizionali.
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Bambini selezionati (a partire dai 6 mesi) con DA grave e impatto significativo sulla qualità della vita.
Modalità di Somministrazione
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Dupilumab, Tralokinumab, Lebrikizumab: iniezioni sottocutanee a intervalli regolari.
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JAK inibitori: somministrazione orale giornaliera.
Considerazioni Importanti
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I farmaci biologici hanno cambiato lo scenario terapeutico, migliorando significativamente i sintomi e la qualità della vita.
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Monitoraggio periodico e gestione multidisciplinare restano fondamentali.